La voce che abita il silenzio

In un mondo che corre veloce, scegliere di stare soli può sembrare un lusso o una stranezza. Eppure, esiste una solitudine che non è isolamento, ma ascolto, una solitudine abitata, scelta, a volte necessaria.

È proprio in questi spazi di quiete che emergono le voci più sincere: quelle del nostro dialogo interiore. Alcune sono alleate e ci incoraggiano con parole gentili, altre, più dure, ci giudicano, limitano, ci riportano a copioni antichi. Riconoscere queste voci, comprenderne l’origine, il tono, l’intenzione, è un primo passo per tornare dentro di sé.

Nel silenzio, possiamo anche scoprire ciò che è diventato superfluo: convinzioni, legami, aspettative, ferite.Lasciare andare non significa dimenticare o rinnegare, al contrario significa fare pace con ciò che non possiamo cambiare, e permettersi di proseguire con uno zaino più leggero. A volte il cammino interiore comincia proprio da lì:una stanza silenziosa,una voce che si fa più chiara,e il coraggio di lasciar andare ciò che non serve più. Perché è proprio lasciando andare il superfluo che possiamo riaprire le ali e proseguire il nostro viaggio con rinnovata libertà.