CAMBI DI ROTTA -PSICOTERAPIA E BARCA A VELA

Se la nostra vita è ferma, non può esserci cambiamento.
Quando con la barca si cambia rotta si passa per una zona – detta “Angolo morto” – in cui il vento contrario fa perdere portanza alle vele che iniziano a sbattere, la barca rallenta il suo percorso e diventa sempre meno governabile, rischiando di fermarsi.
Poi appena il timoniere ritrova il giusto angolo di vento, si riacquistano velocità e controllo.
Se si trova il coraggio di affrontare il vento contrario con la giusta angolazione, allora la barca della nostra vita inizia a “sbandare”, gli equilibri cambiano e l’orizzonte sembra piegarsi, tutto diventa veloce, sale l’adrenalina e magari un po’ di paura, le emozioni si fanno sempre più forti.
L “angolo morto” è il timore di restare fermi, immobilizzati dopo aver lasciato il nostro vecchio “essere” senza aver raggiunto completamente il “nuovo”.
Come il timone funziona solo se
l’acqua scorre veloce sotto la barca, così gli strumenti per
cambiare la nostra vita sono efficaci solo se abbiamo accumulato
abbastanza energia e velocità per affrontare il nuovo che ci
attende, altrimenti si finisce alla deriva, magari nella “cappa”
della delusione e della depressione.
Per andare più
veloci incontro al vento della vita dobbiamo anche alleggerire la
nostra barca dalla zavorra non necessaria, fatta
spesso di inutili pesi esistenziali.
Possiamo così risalire a
zig-zag in una continua alternanza, andando incontro ai venti
contrari ma senza opporsi direttamente alla loro forza, per non
cadere nel nostro angolo morto.
Quando si impara ad utilizzare le vele non si ha più bisogno di difendersi dal vento, così come nella vita, quando smettiamo di difenderci diveniamo inattaccabili.
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