Il PRIMO PASSO

“Il mondo è pieno di gente che ha paura di fare il primo passo” Green Book
Ma quanto bisogno abbiamo di essere cercati, chiamati, desiderati?
Magari passiamo intere giornate in attesa che il telefono squilli, o che qualcuno suoni alla porta per fare due parole.
Quanta fatica nel fare il primo passo!
Molte solitudini nascono così, amplificate nei periodi delle festività.
Altre invece portano con sé storie di sofferenza, di paura e vergogna miste a sentimenti di inadeguatezza.
Ci si isola a volte per nascondere la paura di sentirsi inadeguati o per non rischiare di essere feriti o delusi. Altre volte ci si sente a disagio in un ruolo nel quale non ci riconosciamo più.
Da una parte fare il primo passo è un atto di coraggio, ma dall’altra dietro il bisogno di essere cercati c’è il desiderio di essere ricordati, pensati e riconosciuti.
È l’attesa di un “ciao”, un cenno, un sorriso, un abbraccio, una parola, un complimento.
È l’attesa e la conferma di essere ancora importanti, perché essere chiamati è esistere nella mente dell’altro.