IL BISOGNO DEL “CAPRIO ESPIATORIO”

Quando si vivono momenti in cui vacillano le certezze che pensavamo di avere e le situazioni che credevamo di controllare, spesso c’è bisogno di trovare un capro espiatorio, un colpevole che aiuti ad esorcizzare la paura di ciò che non sappiamo gestire e ci fa sentire impotenti.
Così, individuare un avversario ci illude di risolvere il problema: si crea un bersaglio perfetto che permette di riversare frustrazione e rabbia che nascono dal nostro senso di impotenza, oltre a distrarci dai nostri fantasmi interiori e dalle nostre responsabilità.
Ci si protegge allora da quella consapevolezza che non vogliamo raggiungere, evitando ogni percorso di elaborazione ed allontanandoci dalle vere cause del malessere. Spesso si diventa molto abili nel distrarsi dalla propria immobilità emotiva.
Così si ripetono le medesime strategie, sperando in un risultato diverso che purtroppo non arriverà…anzi, spesso accade che proprio quelle relazioni che vengono viste come ancora di salvezza nel tempo si deteriorano.
Il ruolo di vittima non può mai aiutare a migliorare la propria condizione, proprio perché trasferisce ogni responsabilità su persone e situazioni che non possiamo controllare e quindi accettiamo di subire.
Certamente le cose non vanno sempre come desideriamo e a volte possiamo solo prenderne atto, magari anche soffrendo, ma sapendo anche rialzarci e proseguire cercando di capire cosa possiamo fare per rendere più agevole il ritorno ad una fase positiva.







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