LA VIGILIA DI NATALE

Le festività, in particolare quelle natalizie, sono da sempre un periodo carico di emozioni che, specialmente per chi non è più un ragazzino, portano sempre anche un misto di nostalgia e malinconia. In particolare quest’anno, in cui molti non riusciranno a trascorrere questo periodo con i propri cari, mentre altri attendono con impazienza la fine delle restrizioni. Forse perché il Natale è la festa della famiglia, del calore delle mura domestiche, dell’occasione per una telefonata con chi non si sente da tempo, aspetti che stimolano i ricordi e la riflessione sul tempo che passa, sui cambiamenti che segnano noi stessi e le persone a noi care, a volte anche il rimpianto dei momenti trascorsi con chi non c’è più. Per altri invece le festività rappresentano un momento difficile, in cui è inevitabile confrontarsi con la solitudine, con il ricordo degli affetti perduti e le delusioni vissute che sembrano non lasciare spazio ad altri sentimenti, in un contesto dove tutte le emozioni vengono vissute in modo amplificato. Credo che, comunque, a prescindere dalla condizione in cui ciascuno di noi si trovi, in un periodo così critico, carico di dolore, rabbia e pesantezza, la vigilia di Natale è e rimarrà sempre un giorno magico in cui tutto può accadere, un’opportunità per trasmettere amore, riaccendere speranza, in attesa di una calda vicinanza.